Il mondo si sta muovendo verso una mobilità sempre più sostenibile. Secondo uno studio del Politecnico i Milano elaborato nel 2020, nel giro di 10 anni una macchina su sette in Italia sarà elettrica e il 55% delle nuove immatricolazioni sarà rivolta ai veicoli elettrici.
La diffusione dei veicoli elettrici è già iniziata, ma sarà nel 2030 che probabilmente vedremo la massima concentrazione sulle nostre strade. Lo studio parla di 5,5 milioni di veicoli ibridi o dotati di un motore elettrico.
Si tratta di un passaggio che richiede una notevole voglia di sviluppo e di adattarsi. Da una parte le aziende che producono automobili dovranno offrire soluzioni sempre più competitive rispetto al prezzo ma, soprattutto, sull’autonomia della batteria.
Automobili elettriche: la crescita nel mercato europeo e italiano
In Europa il primo trimestre del 2021 ha mostrato una buona crescita dei veicoli elettrici nuovi immatricolati. Circa il 90% in più rispetto al primo trimestre del 2020. Sono scese del 19,1% le immatricolazioni dell’auto a benzina e del 23,4% delle auto diesel secondo l’ACEA (European Automobile Manufactures’ Association).
Nel 2020 i veicoli a batteria in circolazione erano 228.000 mentre adesso sono 435.000. L’Italia poi si conquista un meritato terzo posto nel panorama europeo. Il primo spetta alla Germania e il secondo al Regno Unito.
In Italia infatti i primi sei mesi sono stati registrati numeri decisamente alti relativi alla vendita dei veicoli elettrici. Si parla di circa 68.321 veicoli PHEV (veicoli ibridi con motore a benzina/diesel e motore elettrico) e BEV (funzionano esclusivamente a batteria).
La ricerca ha sottolineato un altro dato importante. A fine del 2020 erano 88 i modelli di automobili elettrici presenti sul mercato, mentre a fine 2019 erano solo 62.
Servizi di ricarica: cosa serve e le previsioni per il futuro
Allo stesso tempo sul suolo italiano deve svilupparsi un ecosistema delle infrastrutture che permettono di sostenere la presenza massiva di automobili elettriche sul territorio, in modo tale che ci siano abbastanza punti di ricarica per permettere una circolazione fluida.
Il numero di servizi di ricarica deve essere sufficiente a garantire un servizio. Solo attraverso la maggior diffusione è possibile spingere ancor di più la crescita di questo mercato.
Secondo lo studio “Smart Mobility Report 2020” del Politecnico di Milano nel 2025 ci saranno 36.000 punti di ricarica e, in una visione più ottimistica, si potrebbero raggiungere i 55.000 punti di ricarica. Nel 2030 le cifre oscillano tra 47.000 e 70.000.